sabato 4 aprile 2009

Asl, amyotrophic lateral sclerosis.

Conosciuta in Italia come SLA o Morbo di Lou Gehrig, questa malattia ha la "fama" di comparire prevalentemente in ex-calciatori italiani. Ecco alcuni dati: il rischio di contagio aumenta per calciatori che hanno smesso la propria attività da 5 anni, per centrocampisti e per coloro che sono stati ingaggiati a partire dal 1980. Anche se l'eziologia di questa malattia non è stata trovata, significativo è il dato che il rischio di ammalarsi è quasi nullo in giocatori di pallacanestro e ciclisti, il che dimostra che la malattia non dipende dalla sola attività fisica (fonte PubMed). Alcune delle ipotesi che potrebbero legare la Sla con la pratica del gioco del calcio potrebbero essere: una troppo vigorosa attività agonistica, specifici traumi o microtraumi calcistici, uso di sostanze illegali (doping o integratori), esposizione a pesticidi particolari usati nei campi di calcio (articolo). Naturalmente c'è chi confuta queste teorie, sostenendo che la SLA colpisce in prevalenza uomini dai 40 anni in su, ed essendo il calcio uno sport di massa in prevalenza maschile, è logico che il maggior numero di casi risulti in ex-calciatori.
Ciononostante è fondamentale in questo la ricerca per trovare le cause e quindi anche le cure a questa terribile malattia. per questo vi rimando al sito Fondazione Stefano Borgonovo, dove anche voi potrete così dare una mano a sostenere la ricerca.

2 commenti:

  1. I dati sono davvero significati e fanno rflettere...x quanto le cause siano sconosciute, probabilmente però ognuna delle ragioni citate può essere vera..basti pensare al ritmo sosenuto dai calciatori,quasi disumano, con una partita ogni due/tre giorni..poi ci sono allenamenti intensi...infortuni e recuperi lampo..gli scandali sulle sstanze stupefacenti ci hanno già fatto capire ke x incrementare le prestazioni si è disposto a tutto..anke a scapito della persona umana stessa...spero davvero ke la fondazione Borgonovo andando a portare un calcio sano in giro x gli stadi riesca davvero a cambiare qualkosa..il loro impegno è veramente encomiabile

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  2. C'è chi dice che i calciatori vengono dopati, chi invece dice che è colpa dei materiali chimici con cui vengono trattati i campi da gioco. Sta di fatto che ultimamente questo fenomeno è in clamorosa crescita. Recenti gli avvenimenti di una squadra di Como che sembra soffrire di questa devastante malattia. Sosteniamo il coraggio di chi come Stefano Borgonuovo ha il coraggio di lottare.

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